
A 30 secondi dalla fine della penultima puntata di Temptation Island è così che vogliamo ricordarti, Sara. Come la ragazza indignata che guarda un calciatore che di bomber ha solo il taglio di capelli da bimbominkia, fare il coglione con una ragazzina di 19 anni (del quale lato B siamo tutte indiscutibilmente, irrimediabilmente, definitivamente invidiose).
E invece no. Mentre tre quarti dell’universo femminile formato Stivale sognava un giorno di diventare come te, mentre noi trentenni consultavamo calendari cinesi per capire quale fosse il periodo migliore dell’anno per mettere al mondo una figlia femmina, mentre tutte noi, unite da un solo grido di vendetta contro il genere maschile, cercavamo su google “come fare richiesta per cambiare nome all’anagrafe“, in un angolo infame dello schermo televisivo è comparsa la scritta “Sara e Nicola, UN MESE DOPO“.
Abbiamo pianto con te, ci siamo indignate con te, vagavamo per le rispettive città guardando con circospezione le cave dei lavori in corso pensando che potessero essere un posto ragionevole in cui occultare un cadavere.
Potrai capire, adesso, il nostro sgomento nel sentirti pronunciare quelle parole piene d’amore nei confronti di chi, neanche un mese prima, non ha perso occasione per shakerare la faccia tra le tette di una brunetta – mi preme sottolineare – più volte paragonata a te.
Ora, io non so se leggerai mai le mie parole e sinceramente non me ne curo. Quello che mi preme dirti, però, è che la mia amica Alessia ha definitivamente perso ogni tipo di speranza riguardo l’esclusione dell’aggettivo “sottona” dal vocabolario italiano, Alice sta cercando treni per Napoli con l’offerta A/R in giornata di Trenitalia, Marley – il cane di Alice – a metà delle tue dichiarazioni ha rinunciato volutamente al suo posto d’onore sul divano mostrando un evidente rifiuto nei confronti della vita in generale e io sono più contrariata di quella volta in cui mi hanno detto che la cellulite è una malattia e le mie cosce mi hanno guardata con la stessa aria di sfida di Riccardo quando capisce che voglio dargli una medicina.
Ci hai deluse Sà.
Ma il peggio deve ancora venire: il mio cavernicolo sta tornando a casa con un kit fai da te comprato su Amazon per scoprire il suo gruppo sanguigno.
Ma questa è tutta un’altra storia.
e ora che ricomincia dove sei
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gemma galgani è una nostra ossesione, se vogliamo
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Sante parole sorella.
Sante parole.
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