Quando mi date del tempo per riflettere finisce sempre così, che lo faccio davvero.
Pensavo che tutti, o almeno la maggior parte di noi, davanti ad una scelta preferiscono percorrere la strada più semplice e meno tortuosa.
Si insomma, perché perdere tempo no?
Allora succede che piuttosto che fermarsi a capire, a comprendere, ad ascoltare noi stessi e gli altri, andiamo dritti a conclusioni affrettate. Quelle apparentemente più ovvie.
E’ questo che ci frega, l’apparenza.
Io, per esempio, sono una persona apparentemente cinica nella mia ironia…quindi perchè non aspettarsi l’ennesimo articolo pieno di sarcasmo sul mondo maschile? Per carità, di cose da dire come sempre ne avrei, ma dall’alto della mia consapevolezza e della mia disarmante autenticità preferisco fermarmi ad osservare quello che succede intorno a me con meno superficialità.
Attorno a me vedo gente che non ha tempo, che non lo vuole trovare.
Vedo gente che ha paura della sincerità che ha dentro.
Che non si impegna nella vita, o che si impegna troppo.
Gente che cerca qualcosa quando non ha ancora capito che prima di tutto deve trovare se stessa.
Gente buona, ma buona davvero. Di quella bontà che fa bene al cuore.
Gente che non rinuncia mai ad un sogno e che canta in macchina ferma ad un semaforo.
Gente che ha capito che non ha senso prendersi sempre e troppo sul serio, e condivide con te attimi di infinita e preziosissima stupidità.
Gente che impara, ma soprattutto gente che insegna.
Alla fine di tutto ciò è questo che sto facendo io: sto imparando.
Qualsiasi cosa accada o non accada, qualsiasi cosa apparentemente priva di un valido motivo, è intrisa di un enorme significato per cui, con tutta sincerità, non sarò mai in grado di ringraziarvi abbastanza.
Ogni persona incontrata finora mi ha riempita di conoscenza.
E’ questo che fanno le persone: regalano.
Non date per scontato nessuno, tutti entrano nella nostra vita per un motivo…e se posso permettermi, non perdete tempo a capire quale sia questo motivo, prendete semplicemente atto di ciò che sta succedendo qui e ora.
E soprattutto godetevele, finchè avrete tempo, finchè ve ne sarà data l’opportunità.
A dir la verità Nassim Taleb (noto economista e sociologo) afferma che invece il caso esiste; piuttosto l’abilità di ogni persona sta nell’essere pronti ad eventuali eventi “casuali” o randomici (la cd. “resilienza”) che possano accadere.
Poi, tra dire “il caso non esiste” e dire “il caso esiste, ma non tutto quello che tu pensi sia caso lo è effettivamente e quindi a volte è meglio che alzi il culo” ce ne corre 🙂
ps: leggiti i suoi libri, meritano
pps: i love you as usual!
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Ahahah prediligo la seconda! I tuoi suggerimenti sono sempre graditi… Love you❤️
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