Aricordate de ride.

Ve la ricordate la vocina? Quella con cui me so presa a testate e poi è stato amore folle?

Sta cercando di dirmi qualcosa. Qualcosa che pensavo di non aver colto ma che, dopo un rigenerante giro in macchina con la musica giusta, mi è stata schiaffata in faccia con un’arroganza che solo lei è in grado di tirare fuori.

Si vocina, si: sono permalosa. Sono una maledettissima permalosa. Va bene? Qualcun altro vuole accomodarsi per farmelo notare? 

No perché, come recita il manuale del perfetto permaloso sono già pronta a darvi una testata che Zidane scansate.

Parliamoci chiaro: ma che problemi avete?

E sei normale e non va bene, e sei simpatica e non va bene, e sei remissiva e non va bene, e sei un libro aperto e non va bene, e fai l’oca e ci riempiono i moncler, e sei ironica e fa friendzone.

Ma se po capì che cazzo volete?

Ragazzi miei così ce portate allo stremo. Dall’alto della vostra imbarazzante prevedibilità ci dobbiamo anche sentir dire come essere. Ma che davero?

Basta. Basta ragazze vi prego. Ve lo chiedo con tutto il cuore.

Ieri sera ho assistito ad una scena che se non fossi una che si fa i fatti suoi sarei intervenuta a gamba tesa.

La situazione era più o meno questa: lei ubriaca, lui quel che basta per provarci. Amica mia, ce l’avevi scritto in fronte che non aspettavi altro. Che se t’avesse proposto di andare in bagno non c’avresti pensato due volte. Che con quei maledettissimi occhi adoranti stavi elemosinando un bacio che oggi neanche ti ricorderai.

La mia domanda è semplicemente: perché? Perché vendersi alla mercè di un qualsiasi ragazzo (che nello specifico è un bravo ragazzo, ma giusto perché t’ha detto bene eh) in questo modo pietoso?

E la morale, tesoro mio, te la sta facendo una che è un miracolo se è sopravvissuta a sabato scorso. Però neanche cosi, eccheccazzo.

Mi fate il favore di volervi bene? Di imparare a dire NO quando è giusto che venga detto? Di scollarvi da quel maledettissimo cellulare? Di godervi il “qui e ora” senza girare film degni di un premio Oscar per la miglior sceneggiatura?

Imparate.

Imparate che se un messaggio non arriva, non arriverà.

Imparate che se qualcuno non rispetta la parola data una volta, non lo farà per quelle a venire.

Imparate che prima di tutto, prima di tutti, venite VOI.

Imparate che nella vita la sincerità paga sempre.

Imparate che le verità omesse si chiamano bugie.

Imparate a farvi i cazzi vostri.

Imparate che il karma esiste, ma c’ha un senso dell’umorismo britannico.

Imparate che tutto quello che è successo, tutte le persone che avete incontrato, vi hanno portate ad essere quello che siete.

Imparate che non tutto il male viene per nuocere e che da qualche parte un destino è già scritto e non è detto che voi nn stiate cavalcando proprio la sua onda.

Siate fiduciose e mai disilluse. 

Siate esuberanti ma mai banali.

E ricordatevi di ridere, sempre.

“A Ludovì ma che te ridi? Ridi sempre!”

“Rido, rido perché me fa bene ar core!”

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